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Dramma della gelosia

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Ricordi Roberto come abbiamo sorriso vedendo il film di Ettore Scola : “Dramma della gelosia” in cui i due protagonisti , il muratore Marcello Mastroianni, ed il pizzaiolo Giancarlo Giannini, affliti da patemi d’ animo si rivolgevano alla sezione del PCI del loro paese per avere lumi che li aiutassero ad affrontare i loro problemi personali?
Innamorati tutti e due della stessa donna, i nostri eroi per non cadere nelle logiche borghesi , avrebbero voluto intraprendere un rapporto “a troi”, ma, non riuscendo a superare i morsi della gelosia che stringevano i loro cuori con fredda mano, avevano deciso di chiedere consiglio ad una autorità da loro riconosciuta superiore, consapevole e, quindi, anche esperta in materia: la sezione del PCI.
Ricordi quanto abbiamo sorriso della sicura fiducia riposta nel partito e nelle sezioni da parte di quei due ingenui ed
appassionati compagni?
Il film, tuttavia, pur nell’esagerazione grottesca di un genere che negli anni settanta ha avuto tanta fortuna ed è stato, in seguito, portato alle estreme conseguenze dalla Wertmuler ( si scriverà così?), evidenziava la grande importanza socio-culturale ed etica delle sezioni del PCI, presentate come organizzazioni capaci di rispondere a tutte le istanze del popolo, anche alle più intime ed inquietanti.
“O la bontà dei comunisti antichi”… erano poveri, erano discriminati, a volte “mangiavano i bambini”, ma coltivavano un sogno stupendo nei loro cuori: quello di una società, non solo giusta , ma anche felice…
Era un’utopia? Va bene d’ accordo, ma da cosa è stata sostituita?
Era una delega del privato al politico? E’ vero, ma era una delega per la felicità….una felicità non consumabile, come tutte le cose veramente desiderabili… forse solo un pò troppo romantica…
Ma torniamo alle sezioni.
Col tempo le gloriose sezioni sono state abbandonate, perchè la politica si è lentemente distaccata dalla gente…..è diventata autoreferenziale e, come tutti i sistemi chiusi, esposta alla corruzione… ma anche perchè le televisioni hanno riempito tutti gli spazi liberi dei lavoratori, togliendo loro il tempo di fare altro.
E ,”la seconda che ho detto” non è meno importante della prima per spiegare le cause dell’allontanamento del popolo dalla politica!
La televisione, ed oggi anche il computer, non si sono limitate a riempire tutti i momenti vuoti della vita dell’uomo, hanno assunto anche il valore aggiunto di riuscire a rispondere a tutte le sue domande, appagandolo in tutto.
C’è stato e c’è, tuttavia, un problema.
Le richieste, le domande, le istanze a cui rispondono i media sono indotte dai media stessi, che diventano grandi fratelli affettuosi capaci di erogare una felicità infinita….
Peccato che i connotati di questa felicità siano decisi dall’alto e si realizzino, attraverso il rullo compressore del consumismo pubblicitario….
Tu mi dirai che sempre di felicità si tratta… è la felicità dell’immediato appagamento che spegne e si butta all’indietro l’immaginazione e cancella il tempo, contro la felicità che sposta in avanti la realizzazione dei sogni e crea nell’uomo una tansione continua, proiettandolo nel futuro
del desiderio…
Si tratta di capire quale felicità preferiamo!
Non so se questo discorso può rientrare nella politica della modernità, del prgmatismo,del decisionismo dei nuovi partiti del terzo millennio……..ma prima o poi bisognerà parlarne!
Come bisognerà, pure, ritornando con i piedi a terra, avere risposte chiare sulle seguenti questioni:
1)Che potere avrà la base nel nuovo partito?
2 ) Come comunicherà detta base con il vertice?
3) Ma sopratutto: “IL PD che colore e che direzione politica assumerà per risolvere i problemi dell’ Italia?
I delegati da noi eletti parlano di qudranti, di case della democrazia, di coordinamenti… parlano e non parlano, come se esistessero due verità : una per gli “aristoi” ed un’altra per la plebe…
Certo è possibile che i delegati non sappiano e che tutto sia ancora nella mente di Dio…
Ma allora durante le feste annunciate per raccogliere fondi , per fare tessere e acquistare consenso, che argomonto potremo portare:” l’eterogenesi dei fini”?
Avrei piacere che i compagni leggessero questo scritto per discuterne insieme.
Rosa


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